Arte a Fabriano


Fabriano città d'arte e monumenti

Fabriano è città d’arte ricca di un patrimonio artistico e monumentale di assoluto rilievo e lo dimostra con il suo aspetto medievale-rinascimentale fatto di vicoli e antiche mura. Principali siti storico-culturali sono il Palazzo del Podestà (1255), la fontana Sturinalto (1285), il loggiato di San Francesco (1450), il rinascimentale Palazzo Vescovile e la Cattedrale di San Venanzio, che conserva numerosi dipinti manieristi e barocchi. L'edificio tardo gotico dello Spedale di Santa Maria del Buon Gesù, ospita la Pinacoteca Civica "B.Molajoli"  Tra gli edifici di valore storico-religioso-artistico vi sono l'Oratorio della Carità con il ciclo di affreschi di Filippo Bellini e l'Oratorio del Gonfalone con il suo soffitto a cassettoni intarsiato d'oro dell'artista francesce Scaglia.

 

Palazzo Chiavelli 

sorse nel ‘300 come sede della corte dei Chiavelli, signori della città, poi dimora di papa Nicolo’ V tra il 1449 e il 1450. da metà del ‘500 divenne residenza del Magistrato della città. L’aspetto attuale risale alla sistemazione del 1690.

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Teatro Gentile

Risale al 1884 uno dei più importanti teatri delle Marche dal punto di vista acustico. E’ stato costruito in sostituzione dell’antico teatro Camurio, distrutto da un incendio pochi anni prima. L’interno ed il sipario sono impreziositi dai dipinti di Luigi Serra del 1880, Il sipario è costituito da un dipinto simbolico del “ trionfo di Gentile da Fabriano” con effetti di controluce. L’ingresso è in stile neoclassico, la platea ha pianta a ferro di cavallo con quattro ordini per complessivi 91 palchi, la sua capienza è di circa 700 posti. Sul muro di fondo del loggione a balconata si imposta la volta della sala. Il teatro è stato inaugurato con la rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi.

Numerose sono le chiese di valore storico e artistico presenti nel centro storico, tra cui la chiesa barocca di San Benedetto con la sua cripta con affreschi del XVII secolo, così come altrettanto numerose sono le abbazie e gli eremi situati nel territorio comunale. 


Cenni di storia dell’arte

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Nel XIV sec, in particolar modo sotto la signoria dei Chiavelli, nacque e si sviluppò la cosiddetta scuola artistica fabrianese di cui facevano parte, tra gli altri, il Maestro di Sant' Emiliano, il Maestro di Campodonico, Allegretto Nuzi, Francescuccio Ghissi. Questi pittori, insieme ai più importanti esponenti umbri e marchigiani del Gotico internazionale, recepirono e riproposero in maniera originale le novità dipinte da Giotto ad Assisi, arrivate nelle Marche grazie alla scuola riminese.
 Allegretto Nuzi, XIII sec., Sant'Agostino tra San Nicola e Santo Stefano

Gentile da Fabriano

Legato alla munificenza dei Chiavelli, Gentile è stato uno dei maggiori interpreti del Gotico internazionale. Tra le sue opere più famose l’Adorazione dei Magi, (Firenze, Galleria degli Uffizi), il Polittico di Valle Romita (Milano, Pinacoteca di Brera) e il Polittico dei Quaratesi (oggi smembrato e presente in più musei: National Gallery di Londra, Uffizi di Firenze, National Gallery di Washington, Musei Vaticani di Roma).
 


Tradizione pittorico-artistica post Gentile

Dopo Gentile la tradizione artistica continuò con Antonio da Fabriano, poi nel XVI sec. con Simone De Magistris, Filippo Bellini, Andrea Boscoli e Vittore Crivelli, artisti che contribuirono ad arricchire la città con dipinti e affreschi.

Orazio Gentileschi, uno dei maestri del panorama artistico internazionale del XVII sec., soggiornò a Fabriano tra il 1614 e il 1615 affrescando le Storie della Passione presso la Cattedrale di San Venanzio e dipingendo opere come la Maddalena Penitente e la Madonna del Rosario.

In questo secolo anche Guercino e Salvator Rosa lasciarono dipinti a Fabriano: il primo dipinse San Michele Arcangelo, mentre del secondo è il San Nicola da Tolentino e San Girolamo, conservati nella prima cappella a destra della Cattedrale di San Venanzio.




Tra il XVII sec. e il XVIII sec. furono attivi in città anche Giovan Battista Vanni, Pasqualino Rossi, Gregorio Preti, il classicista Andrea Sacchi e il fabrianese d’adozione Giovanni Loreti, legato ai Miliani.


Mostra Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento

La Mostra su “Gentile da Fabriano e l’Altro Rinascimento” tenutasi nel 2006 rappresenta di fatto il momento simbolico della "rinascita" culturale della città di Fabriano.

L'esposizione voluta e promossa da Francesco Merloni si è tenuta con successo nel 2006 a Fabriano,orologi replica inaugurata dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.

Numerose opere del Gentile, oltre ad alcune dei suoi contemporanei e seguaci, dipinti, oreficerie, disegni, miniature e sculture provenienti dai più importanti Musei nazionali, europei e statunitensi, sono state esposte presso lo Spedale di Santa Maria del Buon Gesù restaurato per l’occasione.

La Mostra ha registrato un afflusso di circa 95 mila visitatori e ha conseguito una notevole rilevanza e visibilità a livello nazionale e internazionale.


Da Giotto a Gentile, pittura e scultura a Fabriano fra Duecento e Trecento
,  mostra che attraverso un percorso tra pale d'altare, sculture lignee e affreschi ha esaltato la lunga stagione del gotico nelle Marche. La mostra è stata ospitata presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e nelle Cappelle Gotiche di San Domenico, San Venanzio e Sant’Agostino. Esposte oltre 100 opere tra cui, oltre a pittura e scultura, anche oreficerie, miniature,replica de relojes manoscritti e codici. La mostra ha avuto circa 75.000 visitatori.

L'arte del '900 

In epoca moderna sono nati importanti artisti del XX secolo quali Quirino Ruggeri, Edgardo Mannucci, Guelfo, Giuseppe Uncini. Molte loro opere sono conservate nei vari luoghi espositivi della città e in vari musei nazionali ed internazionali.
 

La Casa di Ester


Collezione di arte moderna e contemporanea dei protagonisti del panorama artistico del ‘900, frutto della donazione alla città di Fabriano di Ester Merloni, collezionista, amante dell’arte e legata alla sua città natale dove ha sempre vissuto. Ricca esposizione, 21 dipinti, un arazzo fiammingo del XVI sec e 7 sculture. Un ritratto in matita di Boldini, opere di Balla, De Chirico e Savinio, poi De Pisis, Turcato, Dorazio, Capogrossi, Burri, Fontana, le sculture di Mannucci, Ruggeri e Manzù, Afro fino alla sfera di Arnaldo Pomodoro, poi Castellani, Piero Manzoni, per terminare con Mariani e Nunzio. Le opere della collezione sono esposte presso la Pinacoteca Civica “B. Molajoli” allestita per accoglierli in una vera <  sezione di arte moderna  e contemporanea. La Casa di Ester replica la disposizione originale delle opere così come erano allestite nella sua abitazione. 

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Dal 31/05/2016
Al 01/06/2016